Farmaci generici

Le spese per l’acquisto di medicinali incidono parecchio sul budget di una famiglia. I farmaci generici sono stati creati e messi in commercio dal 2001 con l’obiettivo di far risparmiare sia i singoli pazienti che il Servizio Sanitario Nazionale. Secondo alcune stime, l’uso dei farmaci generici consentirebbe di realizzare un risparmio di circa 60 euro all’anno. Il farmaco generico possiede la medesima posologia e indicazioni terapeutiche del medicinale “di marca”. Ma non solo: anche la sicurezza e l’efficacia sono le stesse. L’unica differenza è che il farmaco generico è sprovvisto di brevetto, e sulla confezione viene riportato soltanto il nome dell’azienda farmaceutica produttrice ed il principio attivo (la sostanza dalla quale dipende l’effetto del medicinale). Inoltre ogni farmaco generico viene denominato con il principio attivo in esso contenuto, per esempio “Nimesulide”. Il motivo per cui tali farmaci costano di meno rispetto a quelli di marca è che le aziende produttrici non sono tenute a sostenere le spese per la ricerca, ma solo quelle riguardanti la produzione. La maggiore diffusione di tali medicinali (auspicabile in futuro) è ostacolata sia da una generale diffidenza delle persone nei confronti delle innovazioni del settore sanitario, sia da una scarsa e inesatta informazione da parte dei medici di base, che non invogliano certo i cittadini verso questo tipo di scelte.